La conoscenza della temperatura del suolo è necessaria per la pianificazione delle semine, il contenuto idrico per la gestione irrigua.
La temperatura radiativa del manto vegetale è misurata con speciali radiometri all’infrarosso, ed è un indice dello stato idrico della coltura. Quando questa è ben rifornita di acqua, manterrà un’attiva traspirazione, che determina un abbassamento della temperatura fogliare, che si mantiene tipicamente sotto quella dell’aria.
In condizioni di stress, dovute a carenza idrica, la temperatura fogliare è invece più alta dell’aria.
La differenza di temperatura tra il manto vegetale è l’atmosfera è correlata allo stato idrico della coltivazione.
Una coltura ben irrigata ha una temperatura normalmente al disotto di quella dell’aria.
La transizione verso valori positivi è indice di carenza idrica.
L’evapotraspirazione di riferimento (ET0) è stata calcolata sulla base dell’equazione di Penman-Monteith e rappresenta la quantità di acqua consumata dalla coltura di riferimento.
Il consumo idrico effettivo può essere stimato moltiplicando il valore dell’ET0 per un opportuno coefficiente colturale.
La velocità del vento, o velocità del flusso del vento, determina il rimescolamento degli strati di aria favorendo la dispersione in atmosfera delle specie chimiche emesse dalle superfici.